Angels è una canzone molto profonda e malinconica che, al contrario di quel che si potrebbe pensare soffermandoci al titolo, non ha niente di religioso.
Matt ha avuto modo di parlare di questa canzone durante alcune interviste e di specificare che si tratta di un brano in cui si tratta il tema della depressione.
Tra le parole del testo si evince anche un vago riferimento all’ateismo, proprio in contrapposizione al titolo.
In particolare, l’ateismo viene trattato sulla base delle affermazioni di Richard Dawkins e Christopher Hitchens. Dawkins sostiene che l’uomo si avvicini alla religione perché crede che in caso contrario sarà punito.
Hitchens, invece, sostiene che l’uomo trovi rifugio dalle proprie paure nella religione ed entrambi i filosofi sostengono che la religione sia solo uno strumento auto-illusorio utilizzato dall’uomo per trovare una risposta ad interrogativi inspiegabili.
Nel testo, il protagonista inizia a rendersi conto di ciò e si chiede se tutto ciò che è religione sia in realtà bugia, in quanto si rivolge a Dio, ma le sue preghiere non vengono ascoltate.
La parte di testo relativa a questo pensiero è più agevolmente evidenziabile nel ritornello
Mother wash the devil from my hands. Pray the Lord I have the strength to stand.
Mother, tell me was it all a lie? Show me where the angels die”Madre, lava il demonio dalle mie mani. Prega Dio che io abbia la forza di rimanere in piedi.
Madre, dimmi, era tutta una bugia? Fammi vedere dove muoiono gli angeli.
Il tema della depressione risulta invece più evidente: il protagonista si rende conto di aver completamente sbagliato le decisioni prese nel corso della sua vita e di aver compiuto scelte opposte a quelle per cui avrebbe dovuto optare.
Took the road but should have chased the stars, now I’ve lost my own way home.
Had a photo of the time we shared but I burned it long ago, I know.
I struck the matches stuck in the ashes. Forgive me, won’t you simply speak my name”Ho preso la strada ma avrei dovuto inseguire le stelle, adesso ho perso la via di casa.
Avevo una foto del tempo che abbiamo passato insieme ma l’ho bruciata tempo fa, lo so.
Ho colpito i fiammiferi rimasti nelle ceneri. Perdonami, potresti solo dire il mio nome.
Ora si rende conto che è troppo tardi e che si trova come in un vicolo cieco senza via d’uscita.
L’oscurità circonda il protagonista e questa metafora si adatta ad essere paragonata sia al potere della religione di annebbiare la mente sia all’ingente peso della depressione sullo stato d’animo delle persone.
– A cura di Elena B.
Disclaimer:
gli approfondimenti sui testi presenti su questo sito sono analisi e riflessioni personali dello staff dell’A7X Italia atte a intraprendere spunti di confronto con altri fans sui temi affrontati dalla band nelle loro canzoni.
Premesso questo vi ricordiamo quindi che non vadano considerate “verità assolute” e che possono essere condivise o meno. Se interpretate il testo in un altro modo saremo lieto di ascoltare la vostra chiave di lettura 🙂