La discografia commentata da Syn e Papa Gates

Sul sito della The Synyster Gates School è presente  una pagina dedicata agli A7X in cui Gates e suo padre Papa Gates commentano ogni disco della band raccontando anche i loro momenti preferiti di ogni “era”.
Abbiamo pensato di tradurla in italiano per voi.

Gli Avenged Sevenfold sono una band heavy metal di Huntington Beach, California, formatasi nel 1999. Sono famosi per il loro sound variegato, che riempie quel vuoto tra heavy metal e hard rock. Hanno venduto più di 8 milioni di album e si sono classificati al 47 posto nella classifica di Loudwire delle 50 migliori band metal di tutti i tempi.
Nel 2017 hanno ricevuto la loro prima nomination ai Grammy nella categoria Best Rock Song.
Attualmente sono impegnati in tour per promuovere il loro ultimo album, The Stage.

La band è attualmente composta da:
M. Shadows – Voce
Zacky Vengeance – Chitarra
Synyster Gates – Chitarra
Johnny Christ – Basso
Brooks Wackerman – Batteria

Tra gli ex membri c’è Jimmy “The Rev” Sullivan, il batterista fondatore scomparso nel 2009.



Sounding The Seventh Trumpet (2002)

Commento di Syn: prima che mi unissi alla band, loro avevano già scritto Sounding The Seventh Trumpet e io andavo a trovarli in studio mentre registravano e gli portavo whiskey e sigarette senza filtro. Non ero un fan delle demo e sentivo che c’era qualcosa che non andava con la voce di Shadows, ma ricordo che il primo giorno che ho ascoltato un estratto del disco sono rimasto davvero colpito! Da grande fan dei Pantera, trovavo che il sound degli Avenged Sevenfold fosse heavy come niente di tutto quello che avevo sentito fino ad allora. I riff erano geniali, la voce di Shadows era PAZZESCA e la batteria era eccezionale. Quando mi hanno chiesto di suonare nella traccia di apertura, To End The Rapture, mi sono sentito onorato. Ero lì anche quando The Rev registrava le parti di batteria – ogni canzone era pronta in UN SOLO TAKE! Non sto scherzando, lui la trovava una cosa divertentissima ed era in competizione con se stesso per riuscire a registrare le sue parti in un solo take, che è assolutamente la filosofia OPPOSTA a quella che si dovrebbe adottare quando si entra in studio, ma per quanto mi riguarda ci era riuscito alla grande. La sua energia era spaziale e quel giorno c’era un’atmosfera che non dimenticherò mai.

Momento preferito: Bere e fumare con i ragazzi.

Commento di Papa Gates: il loro primo album è stato Sounding The Seventh Trumpet. Quando l’ho sentito per la prima volta ho detto “Il vostro cantante si farà del male alla voce urlando così.” Ma mi hanno ascoltato? Parlando seriamente – AMO la canzone di apertura. Se non riesce a darti la carica To End The Rapture, allora non può farlo nient’altro.

Momento preferito: Syn che fuma e beve con i ragazzi.

Waking The Fallen (2003)

Commento di Syn: M. Shadows mi chiese di scrivere con lui Waking The Fallen, che ad oggi, è uno dei migliori complimenti che mi siano mai stati fatti. Da quel momento in poi ci siamo sempre seduti fianco a fianco per ogni album. Questo disco per noi era una sorta di “ponte”. Quando abbiamo iniziato a scriverlo eravamo tutti consapevoli di non voler essere più una band che faceva solo scream. Ci affascinavano le belle melodie e la scrittura e sentivamo che il genere dello scream non ci avrebbe permesso di raggiungere pienamente gli obiettivi che ci eravamo prefissati in termini di composizione. Avevamo anche un grande ego e credevamo di essere già un pilastro tra le band che facevano scream, per cui non volevamo neanche abbandonare del tutto la nostra “grande” fanbase; così abbiamo deciso di usare lo scream solo in parte ma di non abbandonarlo del tutto. Sono contento della decisione che abbiamo preso all’epoca, perché oggi, dopo tanti anni, sono fiero di dove ci trovassimo in quel momento della nostra vita e che questo disco sia uno dei preferiti dei fan.

Momento preferito: il finale di I Won’t See You Tonight Part I. Ricordo che dopo aver finito di registrare la parte vocale e i “whoa” armonizzati sul finale che concludono la canzone, abbiamo l’abbiamo risentita per la prima volta lì in sala di registrazione e non c’è stato uno di noi che non ha avuto la pelle d’oca.

Commento di Papa Gates: Il loro secondo album è stato Waking The Fallen. Quando ho letto il titolo per la prima volta, credevo fosse “Walking” The Fallen. Mi sono immaginato un membro della band che ne tirava tu un altro troppo ubriaco per camminare – cosa di cui sono stato testimone di tanto in tanto. Immagino che il titolo avesse un significato più profondo di questo.
Parlando seriamente, è davvero un ottimo album che, oltre a regalarci una delle canzoni preferite dei fan, Unholy Confessions, ci ha dato un assaggio della genialità che sarebbe venuta dopo. Infatti – questo album continua ad essere il preferito di molti fan. In questo disco, Syn ha iniziato la sua collaborazione con Matt nell’ambito della scrittura. Qualcosa che era destino che accadesse.

Momento preferito: L’assolo di Syn in Second Heartbeat.

• City Of Evil (2005)

Commento di Syn: come potete vedere quando si ascolta un disco mostruoso, siamo noi che impazziamo dopo che ci è stato tolto il proverbiale “guinzaglio”. La musica si è riversata fuori da noi, abbiamo passato veramente un sacco di tempo su questo disco, mettendone insieme tutte le parti come i pezzi di un puzzle. Il contenuto non era un problema, si trattava solo di far funzionare tutte le cose insieme e, sicuramente sono di parte, ma penso che ci siamo riusciti. L’album è psicoticamente stratificato, con più linee di chitarre e voci di quante ne servirebbero per registrate 10 dischi, ma eravamo ossessionati dall’avere questa rete di armonie che coesistono nello stesso momento. Puoi ascoltare l’album dozzine di volte e scoprire ogni volta nuove melodie o armonie di chitarra e questa è la cosa che più ci piace del disco. Sono molto orgoglioso dei momenti shockanti e degli intro casuali, degli outro e dei bridge su questo disco, molti di questo contengono più segmenti. Di nuovo, per qualche motivo questo ci entusiasmava tantissimo. Questo album ci ha anche portato molto successo, facendoci vincere il premio “Best New Artist” di MTV e il nostro primo disco di platino.

Momento preferito: registrare Sidewinder con mio padre.

Commento di Papa Gates: il loro terzo album è City Of Evil. Non sono sicuro che sia il mio disco preferito. Niente regole, niente limiti. Io chiamo questo album il lavandino della cucina. Vuoi una chitarra country? Qui c’è. Vuoi un assolo di chitarra spagnola? Qui c’è. Vuoi un bridge in 6/8? Qui c’è. Vuoi una canzone che racconti la stessa storia da tre diverse prospettive? Qui c’è. Ci hanno messo dentro di tutto – e ha funzionato. Tra le parti che preferisco di questo album ci sono i bridge e gli outro. Assolutamente eccezionali. È un disco che poteva essere realizzato solo da dei ragazzi super talentuosi incuranti delle regole. Grazie Dio!

Momento preferito: Ne ho tre. Quando Bat Country è diventata una mega-hit di MTV, quell’estate è stata surreale e il video era divertente da guardare. Tutto quello che si può dire è che si trattava della canzone giusta al momento giusto. Poi, ovviamente, suonare l’assolo acustico con mio figlio alla fine di Sidewinder è stata un’esperienza incredibile e un sogno divenuto realtà. Ma forse la cosa migliore per me è l’assolo di Syn in Seize The Day. È stata la prima volta che ha davvero messo davanti alla sua incredibile tecnica la melodia e l’emozione. Il segno distintivo di un vero musicista. Quell’assolo riesce ancora a farmi venire la pelle d’oca. Pura passione.

• “Self-Titled” (2007)

Commento di Syn: il mio disco preferito è di gran lunga il Self-Titled o White Album che corrisponde a quando Jimmy ha iniziato a scrivere per gli Avenged, rendendo questo album davvero unico nel suo genere. Con canzoni come A Little Piece Of Heaven (la nostra Bohemian Rhapsody scritta da The Rev), e Almost Easy, questo disco esplora una vasta gamma di eclettiche energie musicali. Dear God è stato un esperimento nell’abito della musica country da cui eravamo ossessionati in quel periodo, quando siamo diventati amici della crew dei Big and Rich che ci ha dato moltissimi suggerimenti sulla composizione e la registrazione, spronandoci a produrre da soli il disco, cosa che si è trasformata in una delle esperienze più belle della mia vita. Per questo album abbiamo ricevuto un aiuto inestimabile anche dai due fantastici ingegneri del suono, Fred Archambault, un caro amico che ha lavorato con Mudrock nei nostri ultimi due dischi, e David Schiffman, l’ingegnere di Rick Rubin.

Momento preferito: scoprire per la prima volta il pickup Sustainic e vedere Greg Leisz registrare con un pedal steel su Dear God.

Commento di Papa Gates: Il loro quarto album è il Self-Titled. È il motivo per cui ho detto di non essere sicuro che City Of Evil sia il mio album preferito. Secondo la mia umile opinione, questo album mostra pienamente quali erano le capacità della band e quanto fossero maturati. Per fare un paragone con i Beatles – se City Of Evil fosse Revolver, il Self-Titled sarebbe Sgt. Peppers. Qui Jimmy ha acquisito moltissima sicurezza nella scrittura. E anche il resto della band ha fatto un grande passo avanti e scritto del materiale incredibile.

Momento preferito: A Little Piece Of Heaven. Mi prendete in giro? La colonna sonora di un film di otto minuti sul cannibalismo e la necrofilia? Mi avevate già conquistato al ciao.

• Nightmare (2010)

Commento di Syn: Nightmare era completo al 95% quando Jimmy è morto. In quel momento eravamo completamente persi e siamo riusciti a rimettere insieme i pezzi delle nostre vite distrutte e a completare il disco solo grazie alla forze della nostra amicizia e alla guida e al supporto della famiglia Sullivan. Jimmy era il migliore amico di tutti e lo conoscevamo da quando eravamo ragazzini. Quando lui è morto pensavamo che lo fosse anche la band. Uno dei batteristi preferiti di Jimmy era Mike Portnoy e, dato che era considerato il meglio del prog e del metal, lo abbiamo contattato per riempire l’enorme vuoto lascito da mio batterista preferito e migliore amico. Lui ha lasciato il suo ego fuori dalla porta e ha analizzato il modo instancabile di suonare di Jimmy, sforzandosi di ricreare quel genio percussivo di cui solo The Rev era capace. Mike ci è riuscito e con la sua personalità estroversa e a volte un po’ infantile, ha riportato un po’ di luce. Quest’uomo ama la musica più di chiunque abbia mai incontrato e non ho parole per dire quanto io abbia apprezzato il fatto che si sia unito a noi per completare quello che io considero, dal punto di vista dei testi, il nostro capolavoro.

Momento preferito: ogni giorno ho avuto l’onore di scrivere l’ultimo album che avrei mai composto con The Rev… in questa vita.

Commento di Papa Gates: il loro quinto album è Nightmare. Si trattava di un album più heavy e molto meno accessibile del Self-Titled. Ci ho messo un po’ per abituarmici. Credo che la scomparsa di Jimmy abbia reso la pesantezza di questo album ancora più cupa di quanto non fosse.

Momento preferito: ho suonato in So Far Away – una canzone che Syn ha iniziato a scrivere quando è morto mio padre (suo nonno). L’ha finita poco dopo la scomparsa di Jimmy. Ho sovrainciso un paio di chitarre di sottofondo in questa traccia. L’ho ascoltata una volta finita di mixare e da quel momento non l’ho più sentita. Non ce la faccio.

• Hail To The King (2013)

Commento di Syn: Hail To The King è stato sicuramente il disco più difficile da scrivere, nonostante facessimo del nostro meglio e cercassimo di lavorare entro certi parametri stabiliti per ogni canzone, senza mai allontanarci dall’atmosfera verso cui ci stavamo dirigendo, motivo per cui è stato molto meno intuitivo del modo in cui eravamo abituati a scrivere. Senza contare che ci mancava un componente… un componente fottutamente bravo in questo. Sono molto orgoglioso dell’abilità che emerge da questo album, nella cui realizzazione abbiamo iniziato a studiare le armonie ascoltando tantissima musica classica e sono dell’idea che con questo disco siamo riusciti ad esprimere tanto dicendo poco. Questo album ha avuto molti singoli al primo posto nelle classifiche e dal punto di vista del suono penso sia il nostro disco migliore, grazie a produttori come Mike Elizondo e a quel mago di Andy Wallace, che lo ha mixato. Ad oggi ritengo che l’accuratezza e l’imponenza sonora di questo disco siano imbattibili.

Momento preferito: registrare l’assolo di Planets.

Commento di Papa Gates: il loro sesto album è Hail To The King. Questo disco è stato quello più diffamato per via del suo ovvio tributo al classic rock. Ed è esattamente quello che era – un tributo. Non un plagio. C’è una GRANDE differenza tra lo scrivere qualcosa “nello stile” di qualcuno e rubare direttamente una canzone. Per esempio, è possibile ritrovare gli AC/DC in una delle canzoni – MA SOLO NELLO STILE. Vi sfido a trovare quella specifica canzone degli AC/DC che avrebbero rubato – perché non esiste. Penso che molti fan casuali non abbiano chiaro questo concetto. È stata una mossa audace da parte della band, certamente – ma le grandi band corrono rischi e non si ripetono MAI. Ho sempre sostenuto che se si potesse tornare indietro e cambiare un po’ gli arrangiamenti, e rendere VERAMENTE impegnativa la batteria in questo album – nessuno avrebbe fatto nessun paragone – perché le canzoni sono grandiose e completamente originali.
(smonta il podio)
Per quanto riguarda le canzoni, HTTK è ancora il miglior pezzo d’apertura per un concerto che abbiano mai scritto. Epica. Ci sono anche altre perle in questo album. La mia canzone preferita è Acid Rain. Non è la mia unica canzone preferita del disco – ma una delle mie canzoni preferite degli Avenged.

• The Stage (2016)

Commento di Syn: The Stage è assurdo. Se non fosse per A Little Piece Of Heaven sarebbe il mio disco preferito. È l’album che ho sempre desiderato di realizzare. Sono molto orgoglioso della band per aver gettato ogni regola che ci siamo sempre imposti, consapevolmente o meno, fuori dalla finestra. Questo album incarna il vecchio detto “imparalo così bene da dimenticarlo” perché abbiamo passato così tanti anni a imparare dai nostri predecessori da essere diventati così sicuri di noi stessi da non focalizzarci sulle regole da cui siamo stati così tanto ossessionati – era il momento perfetto per realizzare un disco così. Non avevamo bisogno di pensare alle armonie e alla teoria, proprio per via del tempo che ci abbiamo passato sopra. Abbiamo solo scritto quello che ci veniva dal cuore e dall’anima e abbiamo lasciato la maturità e la conoscenza nell’ombra, mentre guidavano silenziosamente la nostra penna come se sapessero che avremmo scritto un album che non aveva confini, non aderiva a nessun tipo di regola , ma che esprimeva tutto il nostro amore per la musica. Aggiungici il leggendario Brooks Wackerman e le possibilità sono davvero infinite. Dal punto di vista dei testi è il nostro secondo classificato e se l’anima distrutta di Matt non scorresse tra le vene di Nightmare, The Stage sarebbe sicuramente il nostro capolavoro. Sposa perfettamente l’umanità con il futuro della tecnologia con una sagacia che farebbe sorridere anche Rod Serling e Charlie Brooker. Exist ha concluso la prima iterazione dell’album con un accattivante discorso recitato da Neil DeGrasse Tyson, che mi fa venir voglia di essere una persona migliore. Come si può vedere dal mio non così umile e ridondante ritratto di questo disco, lo amo fottutamente.

Momento preferito: vedere Brooks registrare le parti di batteria. Odio ammettere che non riesco a immaginare nessuno che avrebbe potuto fare un lavoro migliore su questo album. Anche sperimentare con 300 dei nostri co-produttori, i pedali “Evil” Joe Barresi’s FX… davvero. Il massimo è stato vedere mio padre riuscire a registrare l’assolo alla fine di Angels in un solo take.

Commento di Papa Gates: e per ultimo abbiamo The Stage. Non so bene da dove iniziare. Se non avete ancora controllato i testi vi suggerisco di – NON FATELO! È una trappola. Se siete anche solo un po’ curiosi riguardo la vita e l’universo, ogni canzone vi porterà nella tana del coniglio di Google e ci passerete almeno una settimana – solo per uscirne con altre domande sulla vostra esistenza. Il mio assolo di chiusura in Angels è seguito dalla canzone Simulation. Quindi il mio assolo era reale o no? Sono fottutamente confuso.
Parlando seriamente – è un album ESTREMAMENTE profondo e complesso, sia liricamente che musicalmente. Come Dark Side Of The Moon – si tratta di un disco che chiede a chi lo ascolta di impegnarsi e prestare attenzione. Non si tratta di musica di sottofondo per la festa in piscina della domenica. I ragazzi hanno scritto e si sono fatti il mazzo per questo album. E nessuno più di Brooks Wackerman – il mio nuovo batterista preferito su questo pianeta. È difficile capire quanto vada a fondo in un paio di queste canzoni.
La mia canzone preferita dell’album è Roman Sky. Bella ed entusiasmante.

Momento preferito: Riuscire a registrare Angels al primo take. Fidatevi quando vi dico che non sono l’unico a vantarsene. Nessuno è più critico di me – se non io. Chiunque trascorra più di un’ora in uno studio di registrazione sa che un “al primo take” accade raramente. Per qualche motivo, quel giorno i pianeti si sono allineati per me e sono riuscito a suonarlo tutto in una volta e quando ho finito – tutti erano in silenzio. Syn ha chiesto a Matt “Ti va bene così?” e lui ha risposto “Si”. Poi ha chiesto al produttore “Joe, ti va bene così?” e lui ha risposto “Si”. E Syn ha detto “Bene – immagino che qui abbiamo finito.” Poi mi ha chiesto “Vuoi fare una altro take tanto per divertimento?” Gli ho risposto “Assolutamente no! Perché dovrei mandare all’aria la mia leggendarietà suonando una schifezza ora?”


Grazie a Camilla per la traduzione di tutta la pagina! 🙂