Scaletta:
- Game Over
- Mattel
- Afterlife
- Hail to the King
- We Love You
- Buried Alive
- The Stage
- Seize the Day
- Unholy Confessions
- Bat Country
- Nobody
- Nightmare
- Save Me
- Cosmic
- A Little Piece of Heaven
- G
- (O)rdinary
- (D)eath
- Life Is But a Dreamโฆ
Ieri sera ho assistito al mio primo concerto degli Avenged Sevenfold ad Amsterdam, e devo dire che l’esperienza รจ stata assolutamente memorabile.
Sin dall’inizio, la band ha saputo conquistare il pubblico con la sua energia. Veder cantare M Shadows, uno dei miei idoli durante l’adolescenza, รจ stato semplicemente incredibile.
Anche il resto della band non รจ stata da meno, dimostrando una coesione impressionante, soprattutto durante alcuni pezzi. Un momento che mi ha colpito particolarmente รจ stato durante “Save Me”, che non mi aspettavo avessero suonato.
Non posso non menzionare “Afterlife” e “Nightmare”, due pezzi che hanno riportato alla mente tanti ricordi, come durante “Nightmare”, dove abbiamo saltato e cantato all’unisono.
Verso la metร del concerto, con “Unholy Confessions”, hanno fatto spazio ad un assolo di batteria e con “A Little Piece of Heaven”, hanno ricatturato tutto il pubblico.
Di canzoni del nuovo album mi sono piaciute in particolare “We love you”, “Nobody” e “Cosmic”.
Gli effetti visivi sugli schermi e i laser games hanno aggiunto un tocco spettacolare allo show. Le animazioni hanno sicuramente contribuito a creare un’esperienza immersiva. La band di per sรฉ, ha dimostrato di essere in grandissima forma, regalandoci una serata indimenticabile.
Giada Santin
Io e il mio ragazzo abbiamo comprato il biglietto per lo show di Amsterdam prima che uscissero quelli per Firenze, perchรฉ era una vita che aspettavamo di poter vedere gli Avenged per la prima volta (eh sรฌ, non siamo mai riusciti in tutti questi anni!) e non abbiamo saputo resistere al richiamo, complice anche il fatto che il gruppo dโapertura del concerto sarebbero stati i Polyphia, che entrambi apprezziamo particolarmente.
Abbiamo acquistato il posto unico nel parterre quindi ieri verso le 16:30 ci siamo recati davanti allo Ziggo nella speranza di poter prendere degli ottimi posti e devo dire che giร si era creata una discreta fila. Era presente anche la fila degli early entry ma onestamente durante lโacquisto del biglietto non ci eravamo accorti della possibilitร di avere lโaccesso prioritario.
Alle 18:30, come da programma, hanno aperto le porte quindi, dopo aver superato i vari controlli, siamo fuggiti (nonostante ci urlassero di non correre) verso il palco conquistando unโottima terza fila (poi diventata praticamente seconda dopo lโinizio del concerto).
Puntualissimi, i primi ad esibirsi sono stati i Polyphia alle 20:00, regalandoci uno spettacolo di mezzora spaccata, purtroppo troppo breve!
Subito dopo la loro uscita di scena, i tecnici si sono mobilitati per cambiare la scenografia e far entrare lโiconica batteria di Brooks che ha ovviamente suscitato il clamore dei partecipanti.
Il palazzetto era gremito di gente e alle 21:00 ha accolto con un boato pazzesco lโentrata in scena dei ragazzi, accompagnati dalle note di Game Over, facendo loro sentire un grandissimo calore che รจ stato piรน volte apprezzato durante lo show.
La scaletta รจ stata lunghissima (anche se, diciamocelo, non basterebbe mai!) e infatti giร a inizio concerto Matt aveva annunciato che avrebbero suonato tantissimi brani fino a quanto possibile secondo le leggi locali, e ci ha regalato perle come We Love You, dal nuovo album, The Stage e Unholy Confessions (con il solo di batteria) da quelli precedenti e, inaspettatamente, Seize the Day.
Prima di cantare Seize the Day Matt ha fatto un discorso, a mio avviso molto bello e pungente al punto giusto, sulla scelta di cambiare setlist ad ogni concerto, in modo da non avere uno spettacolo totalmente uguale ad un altro, scelta che perรฒ li ha spesso sommersi di critiche durante il tour.
Ha evidenziato anche come, in fin dei conti, le critiche li abbiano spesso raggiunti per praticamente ogni album pubblicato (tranne Nightmare, come detto proprio da lui, per ovvie ragioni) e che anche le sonoritร esplorate in questโultimo non siano state del tutto gradite, cosรฌ come la scelta dโinserire i nuovi brani in scaletta, scherzando sul fatto che magari un giorno, chissร , saremo noi a decidere unโipotetica setlist di uno show, una cosiddetta โkaraoke nightโ, come da lui soprannominata.
Infine, dopo aver passato in rassegna una serie di clamorosi successi, tra cui per ultima A Little Piece of Heaven, la band รจ uscita di scena qualche minuto, per poi rientrare per eseguire gli ultimi due brani in scaletta, G e O, che hanno trasformato lโarena in una discoteca, tra luci psichedeliche e suoni elettronici, seguiti da D, che ha quindi sancito la vera fine del concerto.
Luci ancora soffuse e le casse intonano Life is But a Dream, perfetto epilogo di questa serata da sogno.
A fine show, con unโabile mossa siamo riusciti ad afferrare una delle scalette stampate che stavano sul palco, che sicuramente incorniceremo a ricordo di questโesperienza!
Sophia Sorrenti