Breakdown Series #11 Save Me 1

Matt: In questo episodio di Breakdown, parleremo di ‘Save me’, è una grande canzone quindi… iniziamo!
Spesso nelle canzoni ci sono delle cose che bloccano il processo di scrittura, ma questa era un immenso disastro. Mi ricordo praticamente ogni parte, e come era stata messa insieme, perché erano state scritte quasi tutte da The Rev ed arrangiate in questa maniera incredibile e non risultava molto fluida.
La prima parte l’abbiamo scritta subito dopo il White Album, mi ricordo che in tour Jimmy la suonò anche sul palco e ho pensato che per l’album seguente avremmo potuto scrivere una canzone con quell’arrangiamento. Io però non l’ho fatto, tu nemmeno e Jimmy stava segretamente rubando la cosa per scriverci su e sono davvero felice che l’abbia fatto perché altrimenti non avremmo saputo come usarlo.

L’inizio mi ricorda Blind dei Korn e sono sicuro che se glielo potessi chiedere ti direbbe che quell’album ha avuto una grande influenza su di lui.

(Intro)
Brian: Molto semplice come intro

Matt: Crea una certa atmosfera gotica, con queste note ed accordi un po’ ‘funky’
Tutto questo è stato creato su accordi che volevi usare poi il tuo lavoro è stato scrivere note che potessero funzionare.

Brian: E se ascolti queste armonie, senza il contorno, ci sono davvero molti passaggi interessanti della chitarra. Adesso mi ricorda un po’ Ozzy ma a quel tempo non ci avevo pensato.

(Guitar Harmonies)
Non abbiamo mai arrangiato il metal con quello che noi chiamiamo ‘duello’ delle chitarre armoniche con una melodia del genere sotto.

Matt: Si, è proprio stile Ozzy. Sotto, solo la tastiera.

(Keyboards, Vocals & Strings)
Brian: Era la tua tastiera?

Matt: Si, l’abbiamo preso dalla Motif, non abbiamo trovato niente che fosse meglio e probabilmente era una demo ma ci piaceva.
Qua ce n’è un’altra

Brian: Si volevamo questo effetto in stile ‘pizzicato’  (Una tecnica degli strumenti ad arco che prevede il pizzicare le corde con le dita piuttosto che strisciarle con l’archetto*). Ce ne sono tantissime, quasi un’intera traccia.

Matt: Sai che penso sia successo? Ci piaceva l’effetto che avevamo sulla tastiera e poi l’abbiamo fatto suonare ai violini, mantenendo anche l’altra traccia di sotto.

Brian: E’ proprio bizzarro. Ci sono diverse ottave tutte insieme

Matt: Suona più autentico in questo modo, invece che soltanto con il suono artefatto della tastiera.

(Vocal Harmonies)
Brian: Adoravo quando Jimmy se ne usciva con queste armonie perché le creava prima e poi tutto segue perfettamente, non ho mai sentito niente del genere.

Matt: I bisbigli di Jimmy erano sempre fighissimi ne ha fatti alcuni nella versione originale ma non potevamo usarli perché non riuscivo a capire cosa stesse dicendo, così le ho rifatte ma non sono mai riuscito a catturare l’essenza di quello che lui aveva messo.

Brian: Si arrivava in studio presto, per i suoi standards, tipo verso le 3 p.m. ed lo sentivi nella sua voce, nei demo che ha registrato, non riusciva a suonare molte di queste cose la sua voce era rotta o imperfetta, capiamoci stava sveglio tutta la notte a fare follie.

Matt: mi ricordo che durante questo vocale ero seduto in studio con te e cercavamo di capire come cantare questi accordi.

Brian: si, penso che sia lo stesso accordo dell’intro ma è più facile scrivere delle armonie di chitarra ma se ci canti su non suona altrettanto bene come se seguissero due strade diverse quindi facevamo avanti ed indietro.
Mi ricordo quando Jimmy ha inventato questo passaggio…

Matt: Eravamo così entusiasti quando ha ideato questa melodia che sembra quasi contorcersi.

Brian: Fantastico. Mi ricorda i Beatles.

Matt: Questo è bizzarro e ne dobbiamo parlare, inizialmente il ritornello era la fine della canzone ‘ tonight the world…’ quindi il ‘tonight we all die…’ era il ritornello e doveva andare da là alla parte di piano ma non funzionava. Mi piaceva quella parte ma non era un ritornello, e mi ricordo che mi venne in mente ‘Photograph’ dei Def Leppard e volevo fare qualcosa di simile e cosi: ‘Save me’ e
l’idea del backup vocale che fosse il leader della scena ma rimanendo nel back

Brian: L’hai scritto in quarte, non riesco neanche a farlo adesso ma era standard e non funzionava e abbiamo deciso di provarci in tre, dovremmo tirare fuori quella demo forse ce l abbiamo da qualche parte

(demo)
Mi piace molto quel ritornello tra l’altro dalla prima volta che l’ho sentito ho pensato che fosse eccezionale. E ovviamente l’abbiamo messo in una canzone di 12 minuti ma quando gli abbiamo cambiato il tempo è stato pazzesco.

Matt: Ecco perché il vocale suona un po’ strano

Brian: Sentiamo il cantato senza accompagnamento.

Matt: E’ sempre bello sentire le cose a sé stanti perché non hanno lo stesso sentimento di quando è tutto insieme, qui per esempio non c’è quel gothic feel.

Brian: non so se già avevi le idee chiare a quel punto ma tutti abbiamo collaborato per mantenere la tua idea

Matt: c’è un duello davvero bello in questa parte.
Bello!

Brian: Assolutamente si, direttamente dal periodo barocco, grazie mille Bach!