Creating God e la singolarità tecnologica

La tecnologia è ormai per l’uomo indispensabile, non si potrebbe vivere senza.
Ormai fa parte di noi, e l’essere umano ne è estremamente devoto.
Il dio che cita il titolo non è infatti altro che la creazione più astuta e radicale mai sviluppata dalla specie umana: la tecnologia.

We’re creating god, master of our designs. We’re creating god, unsure of what we’ll find.
Stiamo creando dio, padrone dei nostri progetti. Stiamo creando dio, insicuri di cosa troveremo.

Forse sarà in grado di sopraffarci, in quanto non ne abbiamo il pieno controllo, anzi, la tecnologia sta pian piano superando l’intelligenza umana. Come afferma l’informatico Kurzweil, il 2045 sarà l’anno in cui diventerà realtà la cosiddetta “Singolarità Tecnologica”, ovvero il momento in cui il progresso tecnologico raggiungerà una velocità tale da cambiare radicalmente il mondo per come lo conosciamo e in cui l’intelligenza delle macchine supererà di diverse misure quella dell’uomo.
La canzone menziona Darwin e la selezione naturale ma ormai non si ha più tempo per ciò che è naturale, la perfezione delle specie la avremo grazie all’immediatezza dell’Intelligenza Artificiale.

Never held a high regard for Darwin, selection takes too long.
Mai avuta una grande considerazione di Darwin, la selezione ci mette troppo tempo

Il neuro-scienziato e filosofo Sam Harris dipinge uno scenario in cui le macchine, da un certo punto in poi, cominciano ad auto-migliorarsi senza il nostro aiuto, o permesso. Saranno indispensabili per l’uomo mentre il nostro intervento non sarà più necessario.

Have you noticed that I’m needin’ it more now, more than it needs me.
Hai notato che ora ne ho più bisogno, più di quanto lui abbia bisogno di me.

E avrà in quel momento tutta l’aria di essere una divinità, come cita il testo: un Messia in grado di salvarci.

Came a modern messiah to save us all. Something far beyond the work of fiction, Positronic brain.
Arriva un messia moderno a salvarci tutti, qualcosa al di là dell’immaginazione, cervello di positroni.

Harris sostiene che un’intelligenza artificiale non diventa spontaneamente malvagia come vediamo accadere nei film, ma certamente comprende la necessità di auto conservarsi, ed egli non biasima le persone che ne sono spaventate.
La tecnologia ha dei lati nascosti e la perdita di controllo su di essi può allarmare, e ci si può sentire come se si stesse solcando un territorio malvagio.
Il testo della canzone infatti manifesta il senso di timore e incompetenza nella sperimentazione di una trovata tanto misteriosa:

Sometimes when I look up to the sky I have to wonder are we “summoning the demon” you and I?
A volte quando guardo il cielo mi chiedo stiamo “invocando i demoni” io e te?

La più piccola discrepanza tra i nostri obiettivi e quelli dell’intelligenza artificialle, potrebbe causare danni alla ‘specie’ meno forte. L’essere umano, come suggerisce Harris, non odia le altre specie viventi, ma non esita a limitarle o a distruggerle se è nel suo interesse.
Secondo la corrente di pensiero più ottimista, il problema della supremazia dell’intelligenza artificiale non si porrà se saremo capaci di instillarvi qualcosa che è sempre stato ad appannaggio esclusivo dell’uomo: la moralità.
Che questo sia un vantaggio o meno non ci è dato saperlo ancora, ma il testo della canzone ci lascia con queste profetiche parole:

We’re creating god, in search of the divine. We’re creating god. Committing suicide.
Stiamo creando dio, alla ricerca del divino. Stiamo creando dio, commettendo un suicidio.

– A cura di Nausicaa

 

Disclaimer:
gli approfondimenti sui testi presenti su questo sito sono analisi e riflessioni personali dello staff dell’A7X Italia atte a intraprendere spunti di confronto con gli altri fans sui temi affrontati dalla band nelle loro canzoni.
Premesso questo vi ricordiamo quindi che non vadano considerate “verità assolute” e che possono essere condivise o meno. Se interpretate il testo in un altro modo saremo lieti di ascoltare la vostra chiave di lettura 🙂