Nono album del mese per Brian

Siamo giunti anche alla fine di questo mese e Brian puntualissimo come sempre ha postato su synner.com il suo album del mese.
Si tratta di Images and Words dei Dream Theatre.

Ciao famiglia! Per l’album del mese di giugno andrò con uno dei miei dischi preferiti di sempre e sicuramente il disco prog che preferisco: Images and Words dei grandi Dream Theatre.
Questa è una delle band che mi ha fatto scoprire Jimmy. Ci portavamo un walkman (cercatelo ragazzi) a scuola e mi faceva ascoltare questa roba fuori di testa nel bagno.
Questo disco si è distinto per avere la musicalità più incredibile che avessi mai sentito. Avevo 13 anni quando mi ha fatto sentire questo album e ha cambiato il modo in cui guardavo la chitarra. Non avevo idea che quello che stavo ascoltando si potesse ottenere dallo stesso strumento su cui avevo speso già anni ad imparare.

I Dream Theatre sono una band rock progressive che si è formata nel 1985 alla Berklee School of Music di Boston. Ci sono state diverse lineup ma Images and Words è stato suonato da Mike Portnoy alla batteria, John Petrucci alla chitarra, James LaBrie alla voce, John Myung al basso e Kevin Moore alle tastiere.

John Petrucci è sempre stato uno dei miei 3 chitarristi preferiti che si alternano nella mia top, dal giorno in cui ho visto la luce ascoltando questo disco a scuola. Ha sicuramente empatizzato il mio modo di approcciare la chitarra più di chiunque altro chitarrista abbia fatto ad esclusione di mio padre – con una ricerca infinita di tecnica ed armonia per facilitare una melodia e una composizione come primo approccio agli assoli e alla composizione.

Questo primo approccio al motivo e alla melodia ha prodotto alcuni dei miei assoli preferiti in assoluto ed un paio di essi con i fuochi d’artificio che si intrecciano dentro e intorno a queste melodie, creano una perfetta combinazione di musica e cinema.

Come studente di percussioni, ero interessato dal modo in cui Portnoy riuscisse a suonare in modo fluido tutti questi riff e tempi in modo così musicale e cinematografico. E nonostante suonasse come se fosse tutto così semplice, riusciva comunque a fare della musica heavy da morire.
Ascoltate Under a Glass Moon per sentire uno dei migliori groove di tutti i tempi. L’intero disco è un esempio di come un batterista possa rubare lo show a tutti gli altri musicisti della band.

Se c’è un uomo a cui chiederei di cantare cose indicibili, sarebbe James LaBrie. Il range, l’anima, la tecnica, la trama, tutto. Questo tizio ne ha a palate. E’ davvero difficile non prendere queste canzoni e trasformarle in testi eccessivamente drammatici. James non fa niente del genere. Una vittoria impeccabile.

John Myung è un altro dotato come i sopracitati. Non supporta solo la band, arriva portando doni. Ho trascritto centinaia di passaggi musicali difficili nella mia vita, ma ancora non riesco a capire cosa ha fatto al minuto 5:40 di Metropolis parte 1.
E ultimo ma non meno importante, Kevin Moore alle tastiere. Grandissimo musicista e uno dei miei compositori preferiti sicuramente. Ha scritto un sacco delle mie canzoni preferite in questo disco. Sono tutti fantastici compositori, ma Kevin mi ha parlato con questo disco.

Concludo, molti di voi sanno che Mike ci ha aiutati quando Jimmy è venuto a mancare a fine 2009. Stavamo mettendo a punto gli ultimi ritocchi a Nightmare quando il nostro mondo è andato in pezzi. Per un paio di settimane abbiamo deciso che non saremmo andati avanti perchè non sarebbe stato giusto farlo senza Jimmy. Ma due componenti importanti ci hanno fatto cambiare presto idea. I primi furono i Sullivan. I genitori di Jimmy e le sue sorelle erano un po’ anche i nostri genitori e le nostre sorelle visto che siamo cresciuti tutti insieme. Li amiamo profondamente. CI dissero che non avevamo scelta perchè Jimmy ci avrebbe detto di continuare.
Il secondo fu Mike Portnoy. Sono sicuro che qualcuno ne abbia già parlato in passato prima di me, ma posso dire che la scelta fu chiara a tutti quando decidemmo di andare avanti. Ci serviva uno dei batteristi preferito di Jimmy per rialzarci e realizzare il sogno di registrare il lavoro finale di Jimmy.

Proprio come Petrucci è l’influenza più grande per me, Mike era lo stesso per Jimmy e l’unico che avrebbe potuto eseguire la visione unica e brillante di Jimmy per questo disco. Mike è arrivato, ha appeso il suo ego alla porta e ha passato infinite ore cercando di ricreare meticolosamente battiti di cassa, patterns e fills senza mai lamentarsi.

Tutti gli elementi musicali e lo stile sono sicuramente la cosa più difficile da emulare. Ma lui si è unito a noi e non si è fermato fin quando non siamo stati tutti soddisfatti della performance. Ovviamente gli abbiamo lasciato fare le sue cose dove Jimmy aveva lasciato demo inconcluse e liberato la bestia alla fine, su Save Me. Mike brilla assolutamente in quella traccia, a dire poco.

Spero che questo disco vi piaccia anche solo per una frazione di quanto piace a me, sarebbe già abbastanza per cambiarvi la vita.
Il secondo classificato e credo anche disco preferito di Shadows parlando di Dream Theatre è Metropolis parte 2. E’ molto cinematografico e ha anche un tocco di Elfman qua e la.

Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti, non vedo l’ora di connettermi con tutti voi parlando di questa bestia.
Con tutto l’affetto, SYN

(Grazie ad Arianna)

Giada

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