Recensioni dei fans

Le vostre opinioni sul videogame sono quelle che ci interessano di piú. Diteci quindi come é statala vostra prima impressione quando avete iniziato a giocare, raccontateci se il gioco é ben fatto, se la storia coinvolge o se dopo pochi livelli già vi siete annoiati.
Nessuna censura (fin quando si usano termini non troppo coloriti): raccontateci la vostra esperienza, che sia stata positiva o negativa non conta, vogliamo sapere cosa ne pensate voi.
E se volete sentitevi liberi di condividere trucchetti o/e suggerimenti.
A voi la parola quindi.


Camilla B.

“Partiamo dalle lingue: ce ne sono 8 tra cui scegliere, italiano incluso. I dialoghi sono scritti e tradotti abbastanza bene, anche se con qualche errore di tanto in tanto.

La grafica è ben realizzata per essere un videogioco per cellulari. Le ambientazioni sono suggestive e sono ben curate nei dettagli, che richiamano alla discografia della band.

Le musiche sono sicuramente uno dei punti forti del gioco. Accompagnano perfettamente il giocatore nella sua avventura virtuale, ricordando le colonne sonore dei videogiochi vecchio stampo, ma mantenendo uno stile inconfondibile marchiato Sevenfold. Inoltre non sono monotone e ripetitive, ma variano più volte nel corso della storia e a seconda della difficoltà che si sta affrontando.

La storia è il proseguimento della serie animata di sei episodi rilasciata dalla band. Lo scopo del protagonista è quindi quello di sconfiggere Andronikos Oscuro, che ha preso le sue sembianze ed ha seminato caos ed oscurità.

La mappa del gioco è ambientata sull’isola di Moros, un’enorme pezzo di terra a forma di deathbat dove è possibile selezionare i vari livelli.

Il gioco comincia nella CRIPTA, una sorta di “quartier generale” a cui è possibile accedere tra un livello e l’altro per equipaggiare il nostro eroe con armi e strumenti di vario genere, che, una volta sbloccati, saranno disponibili nell’inventario. Per fare ciò, serviranno delle monete d’oro e d’argento, collezionabile nel corso dei livelli.
Nella Cripta è anche possibile sbloccare i personaggi corrispondenti ai membri della band, al costo di $1,99.

Andronikos può servirsi di tre tipi ti attacco: l’attacco con la spada (o con l’arma selezionata), l’attacco magico, o l’attacco magico caricato. Attenzione! Ad ogni attacco magico la magia si consuma, ma può essere ricaricata in diversi modi nel corso del gioco.

Nella parte alta dello schermo troviamo un deathbat. Premendo sulla testa abbiamo accesso all’inventario dove selezionare armi e strumenti. L’ala destra, con le venature in rosso, mostra lo stato di salute del personaggio, mentre l’ala sinistra, con le venature azzurre, mostra la quantità di magia disponibile. Subito sotto abbiamo a destra la slot con l’arma equipaggiata e a sinistra la slot con lo strumento equipaggiato.
I comandi sono nella parte bassa dello schermo.

Il gioco salva in automatico e nel corso dei livelli ci sono dei Check Point. Su ognuno di essi si può rinascere fino a tre volte, dopodiché bisogna ricominciare il livello dall’inizio.

Il gioco è ricchissimo di riferimenti e citazione delle canzoni della band tradotte nella lingua in cui si è scelto di giocare. Ad ogni livello, per esempio è assegnata la frase di una canzone e quando si perde appare la scritta “So che non è la tua ora… ma ciao ciao”.

E dulcis in fundo… Il nostro eroe, di tanto in tanto commenta le sue gesta con qualche frase ad hoc. La più frequente? “Hail to me, baby!”.

Le uniche pecche che ho riscontrato finora sono nella giocabilità. Non che si tratti di un gioco particolarmente difficile (almeno all’inizio), anzi è abbastanza intuitivo ed accessibile a chiunque, ma il controllo del personaggio risulta un po’ scomodo. I pulsanti touch, infatti, complicano un po’ le cose, poichè non sempre vengono letti i comandi. Durante le battaglie e nei momenti critici, questo può risultare un po’ frustrante, soprattutto per chi ha scelto di giocare con un tablet. Anche gli attacchi, in particolare quelli magici, non sono particolarmente precisi.

Nel complesso il gioco mi piace, ha superato le mie aspettative e risulta avvincente. Tuttavia bisognerebbe giocarlo tutto per poter dare un parere ancora più obiettivo.”


Robin B.

Prime impressioni su Hail to the king: deathbat

Il gioco comincia con il riassunto della storia per poi catapultarci nei panni di Andronikos, e dopo un brevissimo tutorial si entra subito all’ azione, in perfetto stile da “The legend of Zelda” ( e infatti Matt ha spiegato più volte quanto lo abbia influenzato) in effetti per tutto il tempo che ho giocato non potevo non notare le influenze,sembra proprio di giocare a “The legend of Zelda”! E essendo tra i miei giochi preferiti questo non può che avermi reso felice. (potevano magari evitare invece le battute alla Duke Nukem ( nel gioco il protagonista spaccone dice spesso: “hail to the king, baby” in questo caso invece: “hail to me, baby”) che trovo che non centrino nulla con l’ atmosfera del gioco L’ interfaccia è veramente essenziale, un altro lato positivo a mio parere, dato che lo sto giocando su iphone e lo schermo è piccolo, non vorrei mille scritte che mi compaiono a random. Anzi a mio parere le due scorciatoie sotto la vita e la magia, e la quantità di monete, sono già quasi superflue.

La qualità grafica e la fluidità vanno bene, ho avuto solo due volte dei cali di framerate all’ inizio del livello, apprezzo anche lo sforzo di inserire dei filmati cinematografici dopo la sconfitta di un boss.
A volte mi capita che non mi seleziona ciò che premo, o i dialoghi non vanno avanti quando decido io, ma con un po’ di pazienza è un dettaglio trascurabile.

Per ora ho potuto giocarci 5-6 orette e sono arrivato a battere il quarto boss, il gioco è veramente ricco e non ti stanca mai, lo scenario, la musica, i nemici, gli enigmi..mi tengono davvero incollato il sistema di checkpoint è perfetto, così come il livello di sfida, ben più alto dei soliti giochini per iphone, sarebbe un gioco che a mio parere potrebbe benissimo arrivare su console ( chiaramente aggiungendo magari la possibilità di difendersi, contrattaccare fare qualche combo con la spada)

Qualche altra piccolo consiglio: ci ho messo un bel po’ per capire che se tenevo premuto la spada l’attacco continuava, ciò mi ha facilitato tantissimo le cose. Ogni nemico ha un tot. di attacchi che può subire prima di contrattaccare, il trucco sta nel capire quanti ne puoi sferrare prima di doverti girare per scappare nel momento del loro attacco per ricomiciare ad attaccare… Oppure puoi continuare a girare come un coglione. Prima di correre tra le trappole aspettate 5-6 secondi per capire come funzionano, ho sentito di ragequit e di frustrazione per questo o_o
È molto utile trovare i tre deathbat verdi, sbloccano dei livelli (chiamati “indennità”) sono ricchi di monete e grazie ad essi è possibile acquistare velocemente tutta la vita, la magia, e più tardi la spada più potente (che a mio parere doveva essere sbloccabile solo da un certo livello, è troppo overpower)

In Generale: Grafica, musica e gameplay sono ottimi, Il gioco è lungo e grazie ai deathbat verdi e alle pagine collezionabili da ricercare, i livelli sono rigiocabilissimi per scovare ogni angolo nascosto dei livelli.
A tratti ti strappa anche qualche sorriso con qualche battuta scema. Adatto per i giocatori che richiedono un certo livello di sfida, ma anche un semplicissimo fan, che raccogliendo monete e potenziandosi può passare i livelli con facilità. I lati negativi sono tutte cose che si possono correggere, qualche errore di traduzione (a volte le parole sono attaccate assieme oppure delle cose che mi lasciano di stucco: come fai a tradurre “enter” con “immettere”? E me lo devo leggere ogni volta che seleziono il livello ahah).
Lato negativo meno trascurabile è il fatto che il gioco si chiude se lo abbasso.. Insomma mentre gioco non posso rispondere ai messaggi che mi arrivano se non voglio perdere i progressi di partita.. ci vorrebbe un piccolo aggiornamento e non riuscirei a trovare niente di cui lamentarmi.

voto soggettivo: 10/10
voto oggettivo: 9/10 (No seriamente un gioco per iPhone fatto così bene non lo vedevo dai tempi di mass effect infiltrator).”

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